Spazi comunali a Riccione, la mancanza di …
Spazi comunali a Riccione, la mancanza di prospettiva uccide l’associazionismo
Quando un bando per l’assegnazione di spazi comunali alle associazioni fallisce con un tonfo nel vuoto così clamoroso dovrebbero essere le strutture amministrative a interrogarsi sul perché. La ragione è banale: l’assenza totale di una strategia culturale e associativa di lungo respiro sul territorio cittadino. Quando un’amministrazione mette per strada delle associazioni che arricchiscono il tessuto culturale cittadino tenendole per un anno nel limbo, il segnale di disinteresse e disinvestimento è inequivocabile, e non deve sorprendere che molte associazioni si siano rifiutate di avallare un tale vuoto pneumatico di progettazione e di prospettive di collaborazione.
Il metodo seguito (mettere per strada associazioni, lasciare spazi inutilizzati per un anno e fare un bando aleatorio nella forma, nei tempi e nei contenuti) è una conseguenza di un vuoto prospettico che si osserva del resto largamente nell’azione di questa amministrazione. Chi semina raccoglie.
Per quanto riguarda Arcigay della provincia di Rimini, la nostra decisione è stata quella di cercare di intavolare un progetto di più ampia azione culturale con il Comune di Rimini, il quale invece si è distinto per un forte sostegno ai principi del Rimini Summer Pride e con un’adesione senza tentennamenti ai valori di solidarietà e di parità per cui combattiamo da decenni, un percorso che ci auguriamo possa sfociare in una collaborazione stabile e duratura che contribuisca alla cultura e all’economia della città come avviene in altri capoluoghi italiani.