28 Giugno Giornata mondiale dell’orgoglio LGBT

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moti di Stonewall, chiamati anche nel loro insieme dal movimento gay statunitense rivolta di Stonewall, furono una serie di violenti scontri fra gli omosessuali e la polizia di New York. La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27 Giugno 1969, poco dopo l’una di notte la polizia irruppe nel bar chiamatoStonewall Inn, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village.
“Stonewall” (così è di solito definito in breve l’episodio) è generalmente considerato da un punto di vista simbolico il momento di nascita del movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal movimento LGBT come data della “giornata mondiale dell’orgoglio LGBT” o “Gay pride“. Simbolo dei moti di Stonewall è diventata la donna transessuale Sylvia Rivera, che si vuole abbia iniziato la protesta gettando una bottiglia contro un poliziotto.

I dettagli su come ebbe inizio la rivolta variano. Secondo un resoconto, Sylvia Rivera scagliò una bottiglia contro un agente, dopo essere stata pungolata con un manganello. Un’altra versione dichiara che una lesbica, trascinata verso un’auto di pattuglia, oppose resistenza, incoraggiando così la folla a reagire. Comunque sia, la mischia si accese in mezzo alla folla, che presto sopraffece la polizia. Intontiti, i poliziotti si ritirarono all’interno del bar.0
Il cantante eterosessuale Dave Van Ronk, che stava passeggiando nella zona, venne afferrato dalla polizia, trascinato nel bar e picchiato. Gli attacchi della folla non cessavano. Alcuni cercarono di appiccare il fuoco al bar. Altri usarono un parchimetro come ariete per costringere gli agenti ad uscire. La notizia della rivolta si diffuse rapidamente e molti residenti, così come gli avventori dei bar vicini, accorsero sulla scena.
Nel corso della notte la polizia isolò molti uomini effeminati e spesso li picchiò. Solo nella prima notte vennero arrestate 13 persone e vennero feriti quattro agenti di polizia, oltre a un numero imprecisato di dimostranti. Si sa comunque che almeno due dimostranti vennero picchiati selvaggiamente dalla polizia. Bottiglie e pietre vennero lanciate dai dimostranti che scandivano lo slogan “Gay Power!“. La folla, stimata in 2.000 persone, battagliò contro oltre 400 poliziotti.

La rabbia contro il modo in cui la polizia aveva trattato i gay nei decenni precedenti affiorò in superficie. Vennero distribuiti volantini con la scritta “Via la mafia e gli sbirri dai bar gay!“.

La comunità creata dalle organizzazioni omofile dei due decenni precedenti aveva creato l’ambiente perfetto per la nascita del Movimento di liberazione gay. Per la fine di luglio a New York si formò il Gay Liberation Front (GLF), e per la fine dell’anno il GLF comparve in città e università di tutti gli Stati Uniti.
Organizzazioni simili vennero presto create in tutto il mondo: CanadaFranciaRegno UnitoGermaniaBelgioPaesi BassiAustralia e Nuova Zelanda. In Italia, dove un movimento omofilo che preparasse il terreno non era mai esistito, si dovette aspettare fino al 1971.
L’anno seguente, in commemorazione dei moti di Stonewall, il GLF organizzò una marcia dal Greenwich Village  a Central Park. Tra i 5.000 e i 10.000 uomini e donne vi presero parte. Da allora, molte celebrazioni del gay pride in tutto il mondo scelgono il mese di giugno per le parate e gli eventi che commemorano “la caduta della forcina che si udì in tutto il mondo” 
Il principale gruppo britannico per i diritti gay si chiama  Stonewall  in onore della rivolta.
Sull’episodio è stato prodotto nel 1995 un film celebrativo, rivolto al grande pubblico:  Stonewall
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