Francia, distrutte foto a tema omosessuale
Doveva essere un manifesto contro l’intolleranza, e invece ha rivelato la crescente omofobia che aleggia tra le strade parigine. Non ancora ufficialmente inaugurata, la mostra «Les couples immaginaires» (Le coppie immaginarie) del fotografo francese Olivier Ciappa è stata danneggiata irreversibilmente e a più riprese durante le notti del week del 22 e 23 giugno.
Tanto che della trentina di foto esposte sulle inferiate della Mairie del terzo arrondissement parigino, non resta altro che qualche brandello di scatto ammonticchiato uno sull’altro. «Ieri notte una dozzina di opere è stata distrutta, i visi e gli occhi meticolosamente mutilati e lacerati con una violenza indecente», ha sbottato l’artista su Facebook.
COLPIRE LE IDEE CONTRO L’OMOFOBIA. «Ho l’impressione che attaccandosi alle mie opere, si cerchino di colpire le mie idee e la mia lotta» contro l’omofobia. Un gesto «triste» per molti e che ha letteralmente scioccato un quartiere di Parigi certamente non abituato a una simile «stupidità». I proventi ricavati dalla vendita dei ritratti di Ciappa, che mettono in scena l’intimità di alcune coppie omosessuali e di qualche famiglia monoparentale fittizia, dovevano, infatti, essere destinati al finanziamento dell’associazione Refuge che sostiene alcuni giovani omosessuali rifiutati dai propri genitori.
TANTI MESSAGGI ED E-MAIL DI SOSTEGNO. Stordito, ma emozionato, Ciappa ha trovato «consolazione nel gran numero di messaggi, di e-mail e di telefonate di sostegno» ricevute per tutta la giornata di domenica. Tanto che il fotografo ha spiegato al Parisien che «nonostante la stanchezza, quest’atto di vandalismo mi spinge ad andare avanti con la mia lotta».
LE TENSIONI PER L’OK ALLE NOZZE GAY. Anche perché, forse esagerando un po’ i toni, Ciappa ha tratto una triste conclusione sullo stato di tensione che aleggia tra le vie parigine dopo l’adozione del matrimonio per tutti: «Se l’amore fa paura, come reagirà questa gente quando incontrerà delle coppie omosessuali insieme per le strade?».
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